On luglio 24, 2009, in Senza categoria, by prepapero

Grazie di tutto

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On luglio 18, 2009, in Senza categoria, by prepapero

Butter Life, Better Life
(La vita imburrata)



In questa casa non esiste nessun Presidente, nessuna societa’ se non quella che mi trascino dietro piu’ o meno volontariamente. In questa casa non esiste il concetto di denaro, esistono le piante, il sole, la pioggia e il rumore di treni che strombazzano in lontananza. In India i treni fanno piu’ rumore degli aerei.

Dopo una giornata quasi interamente passata al computer per lavoro e per diletto esco a fare due passi e bastano cento metri per ricordarmi dove sono. I bambini sono appena usciti da scuola e corrono ai bordi delle strade nelle loro divise kaki, le ragazzine portano delle lunghe trecce legate sulla sommita’ della testa che le fa sembrare delle eroine manga.

Passeggiando verso Lane 1, verso German Bakery mi accorgo che una delle corsie di North Main Rd. e’ completamente bloccata. "Un grande ingorgo indiano" – penso. E gia’ mi aspetto un bordello indicibile, clacson sparati a mille, gente che si lancia in prodezze automobilistiche e motocicliste ai limiti della fisica.
E invece mi sorpassa un silenzio colmo. Tutti hanno spento il motore per risparmiare benzina, nessuno impreca, qualche moto sorpassa le auto in coda ma … c’e’ pace.


(Shanti, in Sanscrito)
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On luglio 12, 2009, in Senza categoria, by prepapero

ya my favourite white boy


Arriva una domenica da ombelico, una colazione al tiramisu’ in una German Bakery piena fino all’orlo.

In arrivo una grande casa rococo’ con giardino e tanta aria fresca che entra dalle finestre, divani e lucine alle pareti. In arrivo sul secondo binario un computer portatile, sottile delizia dopo la pesante croce dei computer degli internet point di Pune, uno peggio dell’altro, capaci di chiudere applicazioni improvvisamente e senza preavviso. In arrivo sul terzo binario altra musica su cui danzare, scrivere o semplicemente leggere e rilassarmi.

La finestra sul verde nella quieta Nanda’s House mi vedra’ ancora per poco.
Anche se ormai tanto quieta non e’ piu’ da quando sono arrivati dei visitanti indiani.

La sera mi stupiscono i cani randagi della mia via: il giorno li vedi sonnecchiare ovunque, osservarti appena quando passi loro accanto con uno sguardo che dice
- ti prego non mi randellare

dopo le dieci di sera invece si caricano di energie, stanno in mezzo alla strada attenti, arzilli e pronti all’azione. Quale azione non si sa.

E’ domenica anche per le vacche mangia-spazzatura.

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On luglio 9, 2009, in Senza categoria, by prepapero

Qualcosa di raccapricciante


Questa foto, con le damigelle in nero e il papa in mezzo come se fosse il Maestro di Cerimonie, il ributtante vampiro che apre le danze, mi ha dato un senso di rigetto. Sembra un frammento di un film horror di serie B. E invece.. Ma guardate le luci, il QUADRO, buon dio… e’ tutta una grande presa in giro. Secondo me non ci credono nemmeno loro. Dopo la foto si sono tolti i vestiti, hanno riso e si sono dati delle pacche sulle spalle.

Anche il papa sa che dio non esiste, ma finge per ragioni professionali.

"Night found us calmy unaware" – The Doors

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On luglio 3, 2009, in Senza categoria, by prepapero

Se devi tirare tira, ma non sbagliare mira


Di ritorno in questo umido frastagliato zoo umano (e non) di Pune, Maharashtra.
Dopo qualche giorno a spasso a Bombay, a guardare il monsone che ci prende in gira e ci bagna in pochi secondi. Il soffocante marciare delle masse di commuters indiani che affollano i treni locali, la metro di Mumbai, sono tanti, tantissimi. Ma anche se si spinge, sgomita per trovare un centimetro dove poggiare i piedi nessuno si arrabbia piu’ di tanto o comunque molto meno di un simile numero di italiani pressati assieme in un vagone senza porte. Alcuni passeggeri penzolano fuori dalle porte per non sudare troppo e alcuni di loro cadono ogni anno sulle rotaie, con le conseguenze che ben potete immaginare.

Mi suona in testa una canzone di Silvestri che non ha molto senso, come Silvestri stesso.

Questa mattina all’alba il cielo si colorava di viola, giallo e nell’azzurrino delle fitte nubi si apriva uno squarcio di sole. Il monsone, che magia.

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On giugno 27, 2009, in Senza categoria, by prepapero

Funky



Non riesco a togliermi dalla testa l’intro di "Don’t stop till you get enough" di Micheal Jackson, quando i violini fanno "tararara’ tarararara’ ", e’ l’emblema, la sintesi, l’olio essenziale del funky.

Esattamente quando Micheal era ancora pura adrenalina, dinamite nella scarpe, un animale da palco, un’icona, uno che "guarda come si muove!". Suonava nelle radio gracchianti la sua nuova musica nera, blu, ritmata e le orecchie di tutto il mondo iniziavano a nutrirsi di qualcosa di nuovo.

Scrivere in dieci minuti, prima che scatti la terza (sigh) ora all’internet point espressamente per turisti, ma e’ sottocasa, che fare? Sempre qui al soi Nong Duplee, sempre a Rama IV, sempre a Bangkok.

Domani, nelle prime ore del mattino, si alzera’ in volo un potente 747 che mi riportera’ a Mumbai. Una pubblicita’ qui nell’internet point recita "Smooth as silk to India" (liscio come la seta verso l’India) e spero che sia proprio cosi’.

Osservazione dal viaggio 2009 in Thailandia: La Thailandia e’ una nazione che si basa sullo spiedino (di qualsiasi cosa), sulle calzature stravaganti da donna, sul barbecue (ad ogni angolo della strada), sull’aria condizionata a 19 gradi.

Saluti

 

On giugno 22, 2009, in Senza categoria, by prepapero

Waiting for the rain


Suona un blues, un funky, una vecchia canzone di Madonna anni 80 nell’mp3 (mi sono sempre chiesto come si scriva Mp3 e se si apostrofi), da fuori la finestra entra un vento fresco pieno di sussurri di pioggia. Ma ancora non piove. Due giorni che ci tiene col fiato sospeso a guardare il cielo cambiare colore e chiedersi
- Piovera’ oggi?

Nessuno sembra farci caso alla pioggia, alla temutissima Stagione delle pioggie.

La mattina rotolo giu’ dal letto e vado a fare colazione a "Bird Nest", un caffe’ in legno molto caratteristico accanto alla guest house. La cameriera, Noon, e’ una ragazza thai piacevole con i capelli corti e un buon inglese.
Le piace il Jazz, dice.

Sto leggendo un enorme tomo, Shantaram, parla della vita di un fuggiasco australiano che si rifugia a Mumbai, si crea una nuova vita di crimine nei sobborghi della citta’. Un libro che mi parla d’India. E mi pare cosi’ lontana, cosi distante dalla Thailandia dove persino i bagni sono puliti, c’e’ il sapone nelle toilettes e per strada nessuno sputa ne’ fa i bisogni liberamente.
India… con tutti i suoi lati positivi e negativi, un cocktail letale. La sua gente, che oscilla tra lo scorbutico e l’adorabile, ti prende e ti scuote, tira fuori il meglio e il peggio di te, ti mostra la vita sul palmo della mano, te la insegna senza morali, senza rimproveri.

Solo lei, solo Vita.

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On giugno 17, 2009, in Senza categoria, by prepapero

Full Moon

(luna piena)



Tornare ove ero gia’ stato, a Chiang Mai. Acchiappare un taxi red-car perche’ costano meno, ricordarmi a menadito i posti, i negozi, i templi… e infine attraversare il cortile della guest house "Five Star" e vedere la proprietaria che -sorridente- mi dice

- Hi! How are you?

Come se fosse normale rivedermi li’, dopo un anno e mezzo, dopo tutto questo caos, dopo tutti gli interrogativi, nessuna sorpresa, solo un "ciao, come stai?".

Queste sono le cose che mi stupiscono di piu’ quando viaggio, le cose semplici che puoi raccontare agli amici al ritorno, tenerle per te e infine scordarle un giorno. Sono cose dolci e non fanno a pugni con nessuno, lasciano spazio al nuovo ma la loro fragranza, benche’ effimera, e’ cosi’ dolce…

Piove e mi rintano nell’internet point vicino all’ostello, c’e’ poco da fare e non ho voglia di camminare sotto la pioggia per ora. Mi basta il mio mp3, un letto e un buon libro. Ecco quello manca.

 

 

On giugno 10, 2009, in Senza categoria, by prepapero

Bentornato in Indocina


Arrivo una mattina presto a Bangkok dopo quattro ore di volo da Mumbai in compagnia con un manipolo di indiani rumorosi e chiaccheroni. Si aprono le porte automatiche della hall dell’areoporto e si spalancano le mie narici, aria… che odore di Thailandia!

Il tassista che mi porta in citta’ mi racconta che e’ da mezzanotte nel parcheggio dell’areoporto ad aspettare un cliente e ride. La citta’ e’ grande ma pulita, quasi non mi sembra vero. Mi chiede dell’India e gli dico… tre quattro mozziconi di cose che mi vengono in mente, ma e’ come cercare di disegnare Guernica di Picasso in cinque minuti usando una matita.

Ieri sera, a passeggio sul lungo mare di Mumbai, sorridevo guardando gli indiani che facevano jogging prima di cena. La cosa che mi fa piu’ sorridere e’ che riconosci quelli che fanno jogging perche’ hanno le scarpe da ginnastica, per il resto sono vestiti uguali agli altri, tutti sudati nei loro jeans, le donne nei loro sari.

E appena sopra le nostre teste, un cielo immenso pitturato di colori pastello, di umido, un sapore di tropici intenso; palme e taxi neri e gialli nel traffico della sera. Attraverso Mumbai in riksaw,  respirando i fumi di scarico e guardando avidamente fuori.

Voglio i miei ultimi morsi d’India, e tutto e’ Poesia.

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On maggio 30, 2009, in Senza categoria, by prepapero

In tre tempi


Facile a dirsi, meno facile a farsi.
Farsi capire, farsi ascoltare, riprendere in mano le chiavi del lucchetto da molto scordato appeso alla porta e uscire di nuovo per le strade dell’India. Lasciare il nido di Pune per aprire altre porte, sporcarsi i piedi le mani e la faccia sui ferrugginosi treni azzurro placido, lunghi come serpenti e ripieni di gente.

Back on the road. Zaino in spalla, molto tempo per scrivere, mangiare, dormire, guardare fuori, passeggiare, allontanandosi sempre di piu’ dall’interno. Forse questa volta non andra’ proprio cosi’.

Sara’ la prima volta in un viaggio che parto in aereo per un altro viaggio, un altro paese, altre facce, altro cibo (finalmente!) e il sorriso pacioso de Thai sara’ un nuovo scoprire. Qualche tempo senza India, saranno solo venti giorni ma sara’ importante per prendere le distanze, analizzare e sentire obiettivamente cosa mi ha apportato l’India finora. Tanto, e’ tanto sicuramente ma stando qui faccio fatica a vederlo.

Giorni come questi sto nel mio nido, la sera, seduto sul letto a leggere o a meditare, senza che manchi niente, senza che voglia fare altro; solo starmene ad ascoltare i rumori che vengono dalla strada: bambini che giocano, cani che abbaiano, un uccello notturno che mi tiene compagnia tutta la notte. E alle sei alzarmi riposato, passeggiare fino ai ghat, scattare qualche foto, camminare fino alla German Bakery e ordinare un the verde, una torta al limone (sublime delizia…) e gustarmi un nuovo giorno che inizia.


Joy in the morning,
sleep in the evening.
What else?

Zen Haiku

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