On maggio 30, 2009, in Senza categoria, by prepapero

In tre tempi


Facile a dirsi, meno facile a farsi.
Farsi capire, farsi ascoltare, riprendere in mano le chiavi del lucchetto da molto scordato appeso alla porta e uscire di nuovo per le strade dell’India. Lasciare il nido di Pune per aprire altre porte, sporcarsi i piedi le mani e la faccia sui ferrugginosi treni azzurro placido, lunghi come serpenti e ripieni di gente.

Back on the road. Zaino in spalla, molto tempo per scrivere, mangiare, dormire, guardare fuori, passeggiare, allontanandosi sempre di piu’ dall’interno. Forse questa volta non andra’ proprio cosi’.

Sara’ la prima volta in un viaggio che parto in aereo per un altro viaggio, un altro paese, altre facce, altro cibo (finalmente!) e il sorriso pacioso de Thai sara’ un nuovo scoprire. Qualche tempo senza India, saranno solo venti giorni ma sara’ importante per prendere le distanze, analizzare e sentire obiettivamente cosa mi ha apportato l’India finora. Tanto, e’ tanto sicuramente ma stando qui faccio fatica a vederlo.

Giorni come questi sto nel mio nido, la sera, seduto sul letto a leggere o a meditare, senza che manchi niente, senza che voglia fare altro; solo starmene ad ascoltare i rumori che vengono dalla strada: bambini che giocano, cani che abbaiano, un uccello notturno che mi tiene compagnia tutta la notte. E alle sei alzarmi riposato, passeggiare fino ai ghat, scattare qualche foto, camminare fino alla German Bakery e ordinare un the verde, una torta al limone (sublime delizia…) e gustarmi un nuovo giorno che inizia.


Joy in the morning,
sleep in the evening.
What else?

Zen Haiku

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