bottiglia d’acqua e pedalare
guardo a ieri, guardo alla grande festa della Facoltá, mille persone schiacciate urlanti ubriache barcollanti, Javi con gli occhiali da sole che urlava come un ossesso, Ezio che discorreva con me
- no, sono Veramente bravi
In quella piccola piazza hanno piantato una colonna immaginaria che ci univa al cielo.
Inforco l’autostrada e parto, sbando a destra a sinistra alzando la terra che ai lati
s’accumula
in un mezzogiorno di sole saporito e piatti sporchi.
In casa c’era chi mescolava il Rum con il coltello e cantava oscillando il corpo e le braccia.
Un giorno totalmente cancellato.
Ho visto i tuoi occhi, erano esattamente come me li aspettavo. E dentro non ci ho letto niente.
Erano solo verdi e perfettamente rotondi.
Mi si mescolano i sogni e nel letto non so ritrovarmi.
La realtá se ne é andata e nessuno sa dove.
Non ha lasciato nemmeno un post-it.
Dare in cambio mille giorni di sole per una scala armonica storta e spennacchiata.
Questo è.
Pomeriggi interi a guardare il soffitto e serate nottate ad invecchiare dentro.
Chissá voi come mi immaginate.
Mi sento come un grande bonsai dotato di piedi.
adesso che mi ci fai pensare ti immagino luminoso, non so esattamente di che forma ma luminoso.
sistren