On maggio 4, 2006, in Senza categoria, by prepapero

Push push push


come il grande Max Romer & the upsetters.

e voi credete che la musica non mi parli?
e voi credete che Stefano non si parli?
-pfui-

push push push
spingendo via un’altra notte come tantissime
il Nuovo Novecento è alle porte, con le sue tristi strade e caffé retró, le signore con l’angolo socchiuso.
Speciali lane di pecora in vendita per vossia

uh yeah
uh yeah

un passo avanti due passi indietro: cosí anvanza Babilonia.
retromarcia verso Est, Est in basso non so se mi hai capito, ma suppongo di sí.
Quel giorno che io uscii di casa, bici alla mano a fare un tragitto a mio avviso lunghissimo e sulla strada d’asfalto trovai un’oasi in pieno centro.
Dove l’abbiamo messo il silenzio?
Dove sono andati gli odori?
Barcelona non ha profumo, non lo sentite?
Nemmeno i turisti lasciano odori, loro prendono e vanno.
I catalani non hanno abbastanza verve per lasciarci il loro e chiedere agli altri di adattarcisi.

uh yeah
uh yeah

Corro dove non mi potete vedere, ma dove io vedo tutto.Vedo le vostre facce torbide di pensieri alle 7 del mattino.
Vedo la pioggia che vi bagna i giorni no, il vicino che magari vi piace pure e non lo dite ma lo pensate.
I vostri pensieri vi conoscono molto bene signorina.
Gente mi soffia nelle orecchie per ridere, diciamo.
Suvvia, nessuno mi sta contando nada di quello che vorrei sentire, sioriessiore.
La strada è lunga ma sto mese c’è nebbia cari miei. La strada giusta è stretta e in salita dice il figlio dell’uomo.
Am I a dreadlock?

Metto un piede nella vasca dei giorni in cui eravamo Re, il popolo ci adorava e prosperavamo nell’Antica Mesopotamia dalle mille teste dorate.
Luccicante sotto il sole la mia reggia, splendenti i cavalli bianchi sellati e spazzolati di fresco.
La mia regina sparita dalla casa, il Re solo a dominare grandi vallate vuote. Il controllo dell’aria.

E poi c’è chi venne preso e portato a fare lo schiavo dall’Angola alla Jamaica, li prendevano come oggetti per metterli su un altro comodino.

A time should come… for you and I… she bowed her head and cried
mama please don’t cry

Il silenzio é sempre la miglior risposta.

 

1 Response » to “”

  1. MattaFunambola scrive:

    la miglior risposta? …non sempre, non sempre.

    (forse)

    leggerti ha il sapore dei racconti intensi e folleggianti che sono proprio “oltre”. e si, i tuoi post mi piacciono proprio.

    vale.

Siti per blog