On maggio 1, 2006, in Senza categoria, by prepapero

Siamo noi
i nuovi schiavi
siamo noi
gli infelici
i sottopagati
gli sfruttati
gli emarginati
i repressi.
la plebe del terzo millennio.

come Humphrey Bogart in Casablanca, bel vestito bianco e stile ineccepibile.
Quel senso di Marocco addosso, quel tappo in cima che non te lo togli mai dalla testa quando sei in Marocco,
quell’europa pesante che c’hai in testa. Quel sole -cosí grosso e rotondo- che ti si appiccica ai capelli e scioglie le suole delle ciabatte.
I fabbri picchiano zampe di capre all’ora di pranzo. Scodinzolo per la strada e prego di non essere sfortunato, di lasciare la mia Casablanca con l’aereo della notte. Aveva ragione quella ragazza dell’aereo, quello è un film che si deve vedere. Curioso averla conosciuta su un aereo.
Parole a ottomila metri di altezza. stanotte sicuramente sogno in bianco e nero.

Abbracci agli amici. Non posso sempre vivere a testa bassa. Hoy dia luna dia pena.
E quante cose non mi fanno arrivare a nessuna destinazione.
Penso a Elliot a volte.Il sole dalla faccia ridente.
Le mie sottili calze di chi vive con poco.

Mentre lui sa far scorrere quello che c’è da far scorrere e non corre per Rambla Carles III alle due della notte del sabato, non ruba il tempo dai comodini, non apre tazzine nelle notti sbagliate. Ho preso un numero dispari di nuvole che portavano nuove notizie. In bianco e nero.
Non ne ha bisogno, buon per lui.

La mia spina dorsale avrebbe gradito la mia entrata a letto molto presto, non ce l’ho fatta nemmeno stanotte.
La prossima sará la mia.
Perdido en el siglo….

Anche in questi tempi di mareggiate d’idee é difficile amare, tutto è sconvolto dal lato, dall’alto dal basso. E nelle persone si vedono le onde.
Onde che stanno togliendo tanto e non so quando si fermeranno di nuovo cosa lasceranno.

Penso alla cartoleria che c’era vicino alla mia scuola elementare, a S.Agabio.
Era un piccola cartoleria di viale, molto triste.
Un giorno dovetti andarci con mia madre per comprare del materiale.
Quella sensazione ancora mi accompagna.

Rigurgitare il proprio passato per non tornare a ricordarlo.
Mi è arrivato un libro- cosí dicono- e un altro libro ha attraversato il mare per perdersi…

Nero e rosso mare, la notte con la musica e tutto il resto.

 

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