Forse un giorno
Epoca di opportunitá, lo sanno tutti ormai.
Il 2006 corre e scotta, infetta e rompe, lega…
Mi giravo come un angioletto in un heavenly bed five stars nel nostro hotel, giusto davanti ai grandi leoni neri del parlamento.
Tre giorni di felicitá come pochi, tanti ricordi e tanti kilometri dietro di noi… le frecce bianche sull’asfalto… dov’é Andujar?
Quanti kilometri per Cordoba? … voci nella grande prateria… Castilla La Mancha, un grande ventre vuoto, svuotato dalle persone e cosparso di pietre, di terra rossa e vino, olive crude verdi che galleggiano. E la nostra auto che sfreccia ai centocinquanta per una strada che non é mai dritta.
Sinuosa, accompagna le vallate e i dossi come una mano amorevole di padre segue i movimenti del figlio.
In un enorme tramonto, due persone, zaini, vino, olio, speranze, discorsi.
Sweet reggae music.
(Are you ready?
Ready for the Judgement day!)
Madrid é grande e grigia, Madrid é Torino?
Passeggiare dentro il parco del Retiro, qualcuno suona i Beatles, qualcuno nutre le papere… i bambini che parlano solo spagnolo, grazie a Dio qui non siamo in Cataluña.
Yo yo yo … hear me now.
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