On settembre 27, 2005, in Senza categoria, by prepapero

Proprietá lenitive


Yes, yes I say… inizia con la sua gran voce un cantante che ormai conosciamo fin troppo bene, un cantante che loda Dio e il Signore ogni giorno.
E lo fa dalla sua terra ma vola fin nella fredda Inghilterra per congiungere le mani con un maestro dei ritmi e delle sonoritá.
Soffia nel vento, la voce di Dio soffia nel vento, bisogna essere rapidi e svelti per ascoltarla, si capta a volte.
Fuochi in piena Plaça d’Espanya te accanto altri giorni sarebbe stato diverso, oggi ho pensato a tutt’altro.
Un giorno ventiquattro ore passate grazie a una telefonata furtiva. Torno a casa solo ora, ore 5.25 del mattino.
Abbiamo montato un gran tavolo, girato e giocato, rovinato le corde vocali trascinandoci in mezzo un De André delle tre del mattino.

C’é una gran frase che mi gira in testa, basta ascoltare Barcellona quando parla, Barcellona é viva, la guardo dal Parc Miró e mi sorprende, mi sorprende trovare gente che ascolta ma ancora non so che ascolta di preciso quando parlo. Guardo le grandi torri urbane, le scritte e le pubblicitá, le palme e il mare laggiú in fondo, guardo gli occhi delle nostre novelle compagne di viaggio, vedo il Tibidabo stagliarsi dinnanzi al tramonto celeste e nero… vedo e annuso le palme odorose di resine, i pappagalli verdi che le popolano rendendo questo il piú grande zoo all’aperto del bacino mediterraneo.

Fa un gran male la gola e tossisco. Anche il dolore ha un sapore.
Miele e tisana … ore del mattino che scappano o camminano giá con il pane sottobraccio.
M’immagino i giorni in cui l’uomo stava ad aspettare con il suo bastone intagliato nel legno e la sua lunga tunica ai margini delle sue terre ad attendere il cavallo di un amico che giungeva da lontano, lontanissimo. Immagino il silenzio che riempiva le sue orecchie e il vento… che vento c’é se non c’é niente attorno? Che rumore ci sarebbe in cittá ora se la cittá non ci fosse?
Passavano i giorni e i fiori sbocciavano attorno al lui, ma l’uomo non si muoveva e da lontano, nella canicola del mezzogiorno scorgeva una puntina nera rodeante nelle fiamme. L’amico.
Una goccia di sudore gratta il sorriso nascosto al sole.

Trovatelo voi un finale.

 

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