On settembre 25, 2005, in Senza categoria, by prepapero

The con miele


You… Yabby yabby you…
You… Yabby yabby you…
OH!

Festa de la Mercè, ultimi giorni.
Tosse e sparlicchio in giro per i marciapiedi, quasi pioveva oggi sopra le teste di milioni di cittadini di Barcelona.
Quanta bella gente di Tangeri, quanti belle anime a cui voglio molto bene, anime che mi apprezzano per ció che sono.
In Marocco ero quel che sono, e mi piacevo tantissimo. Creare con le mani grandi situazioni e spiazzare la realtá spagnola, ben presto diventatami stretta e monotona.
L’abbraccio di Eli é sempre qualcosa di differente, qualcosa nelle sue mani, nel suo sguardo… qualcosa nel mio, también.
Ma stasera non sono di nessuno, forse non sono nemmeno mio. Qualche saggio diceva che io non sono i miei sensi, non sono la mia mente, non sono il mio corpo, io non sono questa manifestazione terrena e non saró nemmeno la mia scomparsa.
Io sono.

Che fortuna ho di poter pranzare con dei fenomeni tutti i giorni.
Cose che non avrei nemmeno potuto immaginare.
Le ragazze vanno e vengono lungo l’Avenida piú grande di Buenos Aires ma nessuno ci fa caso.
Nella Bibbia si censirono solo gli uomini, contando le teste dei maschi con piú di vent’anni. Tutte le tribú presentarono i loro numeri.
I numeri.
Essere a un concerto in piazza per me significa pensare a queste cose.
E a chiedermi perché a certe persone faccio un determinato effetto.
"A ver si nos volvemos a ver…"

un abbraccio, un abbraccio forte.

 

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