On settembre 23, 2005, in Senza categoria, by prepapero

Je suis


Tanto casino per le strade, tanta gente, tante mani che mi stringono in vita ma io mi dileguo da ogni abbraccio, non ho bisogno di voi.
Ho il mio viso, l’hanno segnato strade che voi misconoscete, mi si chiude lo stomaco in un delirio molle e verticale.
I culi per strada, i culi in metro; Barcelona sembra una enorme macelleria con capi in vita.

Per strada tanta gente, musica, baldoria, odore di fritto e io ho solo voglia di ballare nero e lasciarmi dimenticare.
A volte é come un racconto che si racconta. Ricordare dove si é andati a pisciare e che vista c’era.
La notte ho freddo, ho voglia di musica che mi faccia sentire freddo per sentire sulla pelle la necessitá di qualcuno da stringere e amare.
Spesso amare é un compromesso tra il desiderio e la realtá. O almeno per me lo é sempre stato.

Sto diventando vecchio, e non é una banalitá.
Te ne accorgi quando prendi un taxi per tornare a casa, scendi paghi dieci euro e ti rendi conto di essere sotto casa.
Lavori principalmente per pagarti quei capricci a cui ricorri per far sapere a te stesso di volerti ancora bene, o per lo meno di curarti.
Non sono uno studente Erasmus, non sono.
Ore 5.48 del mattino…. In una casa di Barcelona, come potrei stare a Torino… suona Zebda una canzone di anni fa in francese che non lascia spazio ai consigli. É un po’ che non piango, é un po’ che la mia vita si é fatta arida ai miei occhi. Sono un Pierrot sotto la luna. E la luna ingrassa e cresce, ma pierrot continua a guardare la luna, implorando tra sé e sé che un suo raggio cada proprio lí ai suoi piedi.

‘notte

 

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