On settembre 21, 2005, in Senza categoria, by prepapero

Sing a song now


Non sono ancora sulla bici ma é come se lo fossi.
Gran voglia di stendermi sul letto e riposare.
Mi accompagna Jimi dai muri di tutte le strade, San Francisco e Guantanamo Bay come Barcelona.
Le ruote frullano l’aria e straccio i semafori rossi, io. Sono un temerario.

All along the watchtower.
Un tempo fui un principe di Asturia, ora lavoro la terra con le mani sotto il sole di mezzogiorno.
Centro Spagna, pieno sole Mediterraneo, ore e lavori da scoprire, rompere col martello un vaso di ceramica e travasare piante.
Rientrare dopo ore di lavoro e mangiare con le mani ancora odorose di terra, nel silenzio, senza che nessuno ti veda né ti guardi.
Voci scomposte giungono dalla finestra ma tu le ignori, inspiri dal naso e soffi sulla pasta al dente che fuma lí davanti a te.

Occhi e capelli. Tante cose che non quadrano in questa vita, tanti giochi e colori che non tornano a galla, ci sono i vermi nelle bottiglie di Mezcal che vendono in tutto il Messico e non c’é da stupirsi.
In fondo secondo Ste ascoltare tutte le voci é pressoché come ascoltare ogni strumento di un’opera: ognuno sembra andare per le sue, con il suo ritmo e tutto il resto; i piatti con i piatti la batteria con la batteria, i tamburi da un lato e i flauti traversi dall’altra. Quando invece fanno tutti parte della stessa orchestra.
E intonano la suonata della vita strappando le pagine dal calendario.
Questa vita é troppo breve per essere l’unica.

 

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