Senza Titolo (per ora)
Giorni senza tempo ad osservare un soffitto anni 70 spezzato da un ventilatore sempre in moto.
A Nashik fa parecchio caldo, ma rispetto a Varanasi qui si respira. Nashik non e’ la meta di nessun turista occidentale, per la strada sono oggetto di occhiate lunghissime e di innumerevoli
- Which country sir? ( Di dov’e'?)
Sosta a Nashik per due giorni di malessere prevedibile, sogni lunghissimi rivelatori, cene e pranzi a base di cheese sandwich (con VERO formaggio, che rara delicatezza). A Nashik c’e’ una grande piscina in pieno centro dove i bambini sguazzano nudi e tutt’attorno il popolo vende compra parla osserva e passa il tempo.
C’e’ poco da fare ma molto da capire, a Nashik.
Stanotte il mio autobus per Pune, per il ritorno nella realta’ indiana che non mi ha mai lasciato, che bussa sempre alla porta e che non mi lascia mai dimenticare dove sono.
Mi aspetta lo spirito di un grande uomo barbuto con un sorriso che non so dimenticare.
Namaste
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