Cose sparse
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entra, entra e fallo, fallo piano, sii dolce e non spostare niente, entra sotto le mie coperte e semplicemente Senti
. Una musica soffice suona, non c’è nient’altro nell’aria. Nessuno di quei pensieri pesanti e ovoidali che mi riportavano sempre sullo stesso piano. Sí, puoi farlo, sciogli i capelli e sdraiati accanto a me.Non far rumore, come nei sogni, solo i gesti necessari contengono una bellezza inumana, perfetta. C’è un the caldo sulla scrivania, bevine a sazietá, sa di miele e di altre storie che ti racconteró stanotte. C’è odore di Terra in questa stanza, e mi nascondo sotto le spesse coperte per seppellirmici una volta per tutte, perché ogni cosa sia assoluta e tragga beneficio da questa luce.
Tocca la mia schiena, senti quanti ricordi? A quante cose ho dato le spalle? Ora è venuto il tempo di voltarmi, carissima, e riappropriarmi di ció che è mio per diritto. E’ giunto il tempo, erano anni che lo aspettavo. Accarezza i miei capelli come lo sai fare tu, sciogli le paure che li legano, voglio ritornare bimbo con le tue mani nei miei capelli.
Sogni, sogni dorati e senza corda, portatemi a spasso appeso alla mano di un bambino contento, come se fossi un palloncino.
Luna, che oggi ti nascondi e mi lasci a giocare con le ombre e i loro coltelli, ti sei portata via la mia maschera di legno una notte calda e afosa, ora puoi vedere le mie guance. C’è spazio ma non c’è bisogno.
Un tintinnio di campane, eccole, una vibrazione finissima e sopraffina. Questo schermo cosí nero. Un pezzo qui, un pezzo lá.
[ Dal mio personalissimo diario magnetico ]
18 Luglio 2008 – Abu Rudeis (Egitto)
"Qui ho perso tutti i miei obiettivi, ho perso l’orologio e il calendario, maledetto deserto che isoli, strappi, sei un’amante gelosa e stizzita, non vuoi nessun’altra sulla tua strada. Dannato caldo, dannato petrolio, sto subendo il tuo fascino, mi stai ipnotizzando. "