La mela proibita
Arriva il grande capitolo Baby, arriva ora, dobbiamo prenderlo al volo.
Arriva e -oh- ho timore di afferrare la mela proibita che pende dal ramo baby.
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Sono scosso piccola, mi sento ancora scosso zuccherino… dormirò e mi riprenderò prima di domani, non ti preoccupare. No, non mi son scordato di te, ho lasciato passare le tue parole guardandole dal finestrino sporco della mia auto, tu eri fuori e io dentro. La mano sul mento e l’auto che parte baby, e ora non ci sei più. Ho il mio bell’abito nero gessato e il cappello storto come nei film, esatto, come nei film.
Nella mia città accendo la tv e giudico chi la guarda. L’importante è uscirne da questa sporca realtà, almeno ogni tanto, piccolina te lo ricordi te lo dicevo sempre io. Metto un disco anni 80 e mi sporco di farina la faccia e gli occhiali da sole. Grandi gli occhiali, grandi baby proprio come piacciono a te.
La mia capoccia non ci sta e si riprende lo spazio che le avevo rubato.
Sta per arrivare la grande onda di ritorno, non la vedi all’orizzonte?
Salirò sul ponte della nave e m’imbarcherò per un porto lontano, Odessa…
Salute
mi piace sempre tantissimo quello che scrivi Stè.
Un saluto.
i soliti dovuti complimenti…bravo bravo bravo!
con tutti questi baby pari un detective anni ’40