On maggio 23, 2006, in Senza categoria, by prepapero

Fa ancora caldo


ma presto ne fará ancora di piú.
e presto non ci sará piú blog, non ci sará piú questa stupida realtá che guarda un fottuto muro.
Tempi duri ce ne sono stati, presto ne verranno altri e non avró voglia nemmeno di parlarne.
Succede quando la realtá é esattamente come te l’aspetti.
Quando alla gente non ho niente da dire. Perché tutto è giá stato detto.
Non voglio conoscere nessuno, non ho niente da offrirvi, passate ad un altro self-service, io non sono low-cost. Sole o forse piove, non importa niente, solo uno schematico ripetersi di giorni maldischiena pasti di corsa, fottuta carne secca e vecchia in un panino d’amianto e petrolio masticato sotto il sole. Parole smozzicate, leggo i miei libri, molto meglio. La professoressa urla alla lavagna, io mi distraggo e mi taglio il cervello a sottili strisce che si appoggiano su un piano orizzontale rispetto al mio punto di vista.

Sensazione di staticitá, di cose che non cambiano mai… e che se lo fanno sono inopportune, troppo gonfie o troppo basse. Battute che non fanno ridere nessuno. Siete stanchi, siete vecchi. Vecchia malata Europa pieni di morti viventi. La gente ha dimenticato come si Guarda e come si chiede Scusa.
A chi si trastorna la mente e i nervi con mille bolle blu a chi si sdraia in mezzo alla strada, a chi beve fino a scoppiare per colmare i battiti dispari del suo cuore. Dannato a me che mi ci sono ficcato fin da piccolo in questi posti cosí cupi e senz’anima. Cani nella strada. Ho bisogno di dormire, nei miei sogni é sempre notte e io entro in un pub, mi aspettano persone, porto in mano un enorme oggetto scomodo da lasciare a qualcuno, passa un autobus, sono dentro, cado fra le braccia…

[

apro gli occhi e mi trovo in una grotta.
candele accese, io mi sdraio, lentamente, sulla schiena, c'è solo il silenzio con me. una mano mi accompagna e mi affido a lei, è finita la battaglia, ho resistito fino a che é stato necessario, ho difeso il mio barile di petrolio in mezzo al Sahara, è partita una carovana per Tam, un tuffo dentro il deserto piatto e senza vita...

-non ti agitare-

mi parla una voce angelica bianca e azzurra, io ascolto con gli occhi ben chiusi dalla stanchezza di mille lune e mille soli ritorti sulle mie ossa... le stagioni hanno corrotto la mia carne e la mia faccia, la mia pelle e le mie convinzioni. solo i miei sogni sono immutati. inizio a raccontare le mie storie alla voce che mi lascia parlare senza interrompere.
perché alcune cose vanno dette per dirle una sola volta e basta.

atmosfera
pelle
aria
ozonosfera
mille pianeti diversi mi attendono in file ordinate
noi non siamo nulla
aria
sbuffi
respiri
onde
onde

e la notte si fará poco a poco giorno, ed io dormiró il sonno dei bimbi, il sonno profondo e ristoratore che ti coglie dopo i viaggi, il sonno della prima notte a Tangeri, con la luna enorme e dolcissima che si poteva succhiare intera con una cannuccia da frullato.

"all the secrets
and no one to tell"
U2
]

 

1 Response » to “”

  1. LastExile scrive:

    I Love My Violet!

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