Il Papero – backup

Un solo post negli ultimi 7 giorni 7 dice Splinder.
- Bho
dico io.
Scrivere, cosa vuoi scrivere quando tutto quello che vedo per strada è così pieno di cose che già so che è ben difficile tradurle in parole sequenzialmente adagiate su un non-foglio. Foglie in giro circolare portate dal vento chissà dove. Baricco letto a strappi nelle pause … progetti e pensieri, mio zio che mi parla del Qatar e mi fa una domanda che domanda non è, è più una proposta. Non è niente male direi io, ma c’avevo già pensato.

E in questa inconsolabile consolabilità di toni inframmezzati da un pentagramma notturno riprendo il controllo, vedo (essendo tornato da esperienze distanti e diverse) i muri i limiti, dove ci sono i segni di ciò che è buono e ciò che no. Qui -da me, diciamo- tutti sono immersi nel sonno della non ragione italica, ma forse non è nemmeno quello, che li fa sragionare e stravolgere gli alberi, i famosi "paletti" come un fiume in piena.
Ed ecco che la macchina luccicante è importante, non fa niente se la paghi a rate e hai un lavoro interinale e non sai se tra mesi mangerai, non fa niente.
"Chi vola alle Bahamas e chi all’obitorio"

Ricucio col passato, almeno a livello mentale. Ho trovato per la casa un vecchio cd pieno di ricordi.
E strombetta un vecchio rap d’autore pieno di contestazione (si dice così?)
penso e rifletto
e scrivo
e voi – se vi va- leggete.

Salute!