Una minima
Una minima notte di freddo, freddo tenue ma sempre freddo.
Corre il taxi lungo Avenida Republica Argentina, lunga la corsa, lunghi i marciapiedi, grigi i marciapiedi.
Blu il letto e il cielo, io e il Señor Baptiste sul sedile nero della Mercedes. La notte é trascorsa, sono le 5 e non l’avrei mai detto.
Sostengo le atmosfere, é sempre bello stare tra amici, una notte, mangiucchiare sul divano, bere Ouzo e leggere le pareti, leggere le persone, salutarli per qualche tempo. Lasceró tutte le tare, peso netto di Ste.
Un rap notturno risponde al mio bisogno d’atmosfera, ora che giungo alla mia stanza dopo tanto girovagare… A Barcellona tutti si stupiscono di quanto bisogna camminare ogni giorno: la cittá é grande e va presa cosí.
Abbraccio Faní, la gente che se ne va e quella che non tornerá, che lascerá Barcellona nelle nostre semplici mani…
Il mare rifluisce sugli scogli a Barbate, Tarifa, Cadiz…. le onde salgono e scendono… il mare sussurra e sospira, nero solo nero…. eppure il mare é blu anche quando non c’é luce…. nessuno lo vede e lui é lí lo stesso, per dispensare silenzio a chi é coperto dal rumore tutti i giorni.
In questi giorni mi fermo e guardo il mare. Sembra avere tante risposte ed é lí, aspetta solo che noi gli chiediamo quello che vogliam sapere, come ogni vero saggio non anticipa le tue mosse, le accoglie.
Noche en la playa… la playa de Barbate…
Suono
Musica
Notte
Colore
Fuoco
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leggerti mi fa mancare tarribilmente quella città..ma appena mi scade il contratto ci torno eccome!
a “ballare nel mare salato”..anche se questa è un’altra storia!
sis
Ciao Sole. Quando andrai via da Barcellona? .. Un bacio di buon natale, Kia.
ancora non è tempo =)
spero di fermarmi ancora un po’, per godermela per bene!
ciao un abbraccio e auguri!
Stèf
Te lo dicevo perchè dal 29 in poi sono lì.
ay! io nn ci torno fino all’otto gennaio
che bella barcellona, e la rambla di notte.
il porto con le luci delle navi sull’acqua, che sembrano galleggiare.
ricordo..