On dicembre 16, 2005, in Senza categoria, by prepapero

Reflecting in the sky


Qualcosa galleggia nell’aria fredda congelata di questo metá Dicembre gelido, ispanico.
É il rumore della cittá, il rombo sommesso e continuo che deriva dai fruscii, dalle auto che scorrono, dalle ruote che girano, esce dalle bocche delle persone che parlano, dagli oggetti che cadono abbattuti da un vento senza rispetto, dalle foglie che si seccano e -crack- si lasciano cadere nei prati urbani, dal vento che soffia tra i rami e crea musica crea rumore. Tutto si rimescola e gira gira arriva fino alle mie orecchie tese e rigide, io attirato dalla luce gialla del sole e dall’abbagliante cielo d’una sola tonalitá d’azzurro immenso e colorato. Io, mi fermo mentre ascolto il silenzio che silenzio non é.

E penso alla cittá come una grande entitá unica e viva, come se fosse un animale o un atomo, come se tutto si potesse riscalare nella misura che uno vuole, perché in realtá é cosí.

Corro a un caffé improvvisato, perché oggi é cosí, ci vuole slancio per scendere dal letto.
E non voglio che nessuno mi sottovaluti.

Knock.

 

2 Responses to “”

  1. anonimo scrive:

    mi manchi

  2. dahype scrive:

    un grande abbraccio.

    Stéf*

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