Stomaco Duro
Stomaco duro, cane morbido. Cane sul divano, color rosa salmone in tutta la casa.
Dolce dolce reggae nelle cuffie avvolgenti… you…yabby yabby you… (Lord of Lords)
Un leone arriva dal deserto che separa Catalunya da Aragòn, arriva in terra straniera, atterra da un aereo che passa e ripassa la nebbia facendone fine polvere d’acqua. Dammi acqua, un grande secchio d’acqua. E che non faccia rumore, come il grande elefante che entra nel lago fresco nel sole di mezzogiorno. Lascia l’acqua avvolgerlo… nuota e silenziosamente si muove, ritma ritma con le grandi zampe, sposta l’acqua, genera flussi che lo proiettano più avanti, più in là. Domani è Martedì. Devo farcela a raggiungere Luigi e a portarlo a Torino. Voglio farlo, sarà difficile lo so.
Odore di casa che mi commuove… ripenso a quanto sono fortunato a poter passare del tempo qui quando ne ho voglia.
L’affetto che avvolge casa è immenso, come l’abbraccio che mi ha aperto la mia avventura all’estero.
Stanotte a parlare di viaggi, di gente, di occhi, di tatuaggi davanti ad un rum che davvero non ce la facevo a mandare giù. Eppure è andato e ora mi ha spostato lo stomaco su un altro meridiano.Ho un fratello che gioca alla playstation e fuma in camera. Per adesso ancora non posso andare a dormire.
Ore 1.50. Cronaca: Stefano si addormenta abbracciato al suo cane Sbridiz, gioca con le sue Odhecchie e respira il suo fiato caldo di cane.
Questa sì che è vita.
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Sbridiz è sul divano, la mia Cassie è sul letto.
Ci ha lasciato un miliardo di peli.
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(ti segnalo che il nuovo indirizzo del mio blog è http://www.sensazioni-perdute.splinder.com, fra le altre cose)