On ottobre 27, 2005, in Senza categoria, by prepapero

Ho un indiano sulla scrivania


Fuochi nella notte, mio fratello ne é testimone.

Take me to Jamaica…
Strette di mano, ci sono cose da raccontare. Fabio torna stanotte dall’Italia, quella nazione cosí distante, come le Alpi al posto dei Pirenei.
Lo sto prendendo in giro il mio Paese, vivo molto meglio anche se ancora non ci siamo.
La strada costringe a camminare dritto, la mattina in bici la notte in piedi per caso.
Domani saró volontario in ArtFutura, en el Mercat de les flores de Barcelona.
Sará incantevole arrivare fin lassú per curare 150 bimbi smanianti di vedere film e anche io ne sono un po’ impressionato da come la mia personalitá possa essere relativa rispetto a parametri di giudizio del tutto personali, come d’altronde tutte le personalitá lo sono.
Un concetto che in questa sede non esplicheró.

Blu e marrone, giallo e fumo… fumo in aria dalla finestra sulla Rambla Badal, fin fuori all’Hospitalet, un milione di lavoratori che dormono silenziosi, dormono nei letti, spagnoli come sudamericani, tutti pronti per il lavoro di domani, giovedí, lo sanno tutti, é quasi finesettimana.
Gioca il beat sulle onde, tradisce la mia voglia di docciarmi ed entrare nel letto. Mia madre dice cose al telefono troppo divertenti se punzecchiata.
Come anche mia nonna. Da non crederci.

(É un mondo d’Amore.)

E l’indiano guarda lontano…

 

1 Response » to “”

  1. hateasall scrive:

    allucinante…sono veramente fuori, e adesso leggendo sto post,mi stai inconsciamente facendo fare un viaggione…

    P.S.

    sai come posso aggiungere le foto al mio blog?risp quando puoi, e magari lasciami la tua e-mail.

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