Qui c’è un Titolo, ma tu chi sei?
sottotitolo: "so completely stupid, just go away" – White Stripes
Uscendo di casa alle nove del mattino se avessi accanto a me un ospite gli direi : "Eccoti Barcellona, che tutto inghiotte". E finché ti va bene è stupendo, omnicomprensivo, comprensibile e bellissimo pittoresco. Dopo si fa piú fatica, quando la cittá ti è cosí vicina e abituale che è quasi trasparente bisogna mettersi d’impegno per aprire gli occhi e scorgere nuovi dettagli. Cosi’ facendo si scende verso un nuovo livello di vista, di conoscenza della cittá e di se stessi.
Oggi, o ieri, ho aperto gli occhi sulla specularitá degli errori, delle situazioni e ció mi ha aiutato a capire che si è veramente chiuso in ciclo, ma piú un ciclo un cerchio, un cerchio perfetto. Ognuno di noi due ha partecipato nelle vesti complementari a fasi alterne, capendone o meno le meccaniche, l’ironia di ritrovarsi dall’altra parte dello specchio a battere con i pugni sul vetro per farsi sentire.
"Ha dovuto gridare perché la sentissi veramente, mi capisci?" – diceva il coprotagonista di Due di Due.
E’ una frase che mi è sempre rimasta in testa, perchè si riallaccia a quello che ho scritto sopra.
Life is a matter of balance, you gotta keep moving to have it.
Duro e scuro come l’aglio, come dieci ore di lavoro che non mi pesano, come gli alberi, che senza pensare danno frutti e giá mettono germogli in questo periodo dell’anno, come la barba che mi cresce in faccia. C’è una realtá con cui mi sto per scontrare che è vera, pura, assoluta e per questo sporca, indefinita e soffice. Cambia interamente il mio Sentire in questi giorni, tutto attorno a me sta cambiando sapore, densitá e splendore.
Speriamo che Duri.
