On febbraio 26, 2007, in Senza categoria, by prepapero

«hey, penso che quando detto è raro» – Cristiano G.


rispetto massimo per te…
che si sappia delle italiche sponde il suono, il riverbero e la Potenza.

Scorre il tram scricchiolando lungo il sobborgo urbano.
Chiederó alle montagne sul mio futuro, sebbene voi non lo possiate sapere non è cosí facile da Barcellona vedere del verde, il verde montagna. E la montagna appare cosí lontana e verde pure quando sono a San Just, aspettando il tram che parte ogni 13 minuti, ogni 13 minuti.

Un album che mi fa tremare la pelle, per inciso Catartica dei Marlene Kuntz.
Liberati, liberati anima.

Un giorno in ginocchio, steso durante la notte, i sogni non mi danno pace e la notte è tesa e -evidentemente- sta sveglia ad aspettarmi, a punzecchiarmi. Dovresti ooo-ricordarti di te, dovresti non non scordarti di te.
Perchè in questo mondo tutti vogliono il soldo sotto il cuscino?
Perchè c’é qualcuno che si lustra di poter tappare le ali ai sogni?

Gli avvenimenti vanno presi con le pinze, vanno interpretati e valutati, schedati e mai vissuti per poter essere capiti necessitano di un punto d’osservazione assolutamente obiettivo e mai soggettivo.

Se no come si spiegherebbe che non ci sono sollevamenti popolari ogni giorno?
É un giorno come quella canzone, 1°2°3° sempre dei Marlene, in cui tutto va storto, anche lo stesso tentativo di raddrizzare la giornata stessa. Sará un dolore sommerso, saranno le stelle e le influenze astrali, ma sará un po’ quel che vi pare.

 

2 Responses to “”

  1. ABS scrive:

    Mammamia, agghiacciante ‘sta vignetta (e il fatto in sé)…

  2. anonimo scrive:

    Vauro graffia… anche se la migliore fino ad ora è un’altra, magari la pubblicheró prossimamente.

    che te ne pare di questi ultimi post?

    un saluto,

    Stef

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