ringrazio Dio
ritorno a Barcellona.
fuoco nel fuoco del sole sopra le nuvole. Volando dall’Italia settentrionale verso la Spagna e stando seduti nel lato sinistro dell’aereo davanti si ha il mare. E l’infinitá.
ringrazio Dio.
di essere tornato qui, di aver dimenticato i colori dei sedili dell’autobus, di essermi goduto stamattina i 5 minuti prima di alzarmi in totale silenzio e oscuritá, respirando la mia vecchia stanza e sapendo in quel momento che mi sarebbe mancata.
ringrazio Dio.
delle buone cose, degli abbracci e di una vita "adulta" che ho iniziato a riempire e a farmi simile.
della gente, dei buoni sapori, del freddo che faceva stamattina sulla pista d’atterraggio e del tepore che c’è qui a Barcellona.
delle chitarre e degli assoli, della musica e del rumore, delle montagne e dei cieli, delle pecore e del leone, di Kabul e di Roma, per aver voluto tutto questo. delle situazioni della gente, così diverse eppure così riconducibili a una base comune enorme.
Controlleró con calma qualunque movimento del mio corpo.
passi avanti e titoletti, tanti libri si scrivono con inchiostri che ancora non sappiamo leggere.
Ringrazio Dio che m’ha fatto troppo poco intelligente.
(parafrasando gli Scisma)
… Stè. Uno come te può fare solo bene.
Un abbraccio.
thank you thousand
abbraccio*