On aprile 22, 2005, in Senza categoria, by prepapero

Cioé che é vero non sempre si vede con gli occhi, non é tangibile, non é suono, non é presenza, non é nemmeno odore.

Tutto questo lo scopriró quando scenderó dalla scaletta dell’aereo. E ancora non mi suona benissimo ‘sta storia.

Mi risuona in testa un eco, e voglio ascoltarlo e vedere a cosa porta, se ne vale veramente la pena.



A volte il mondo cadendoti addosso fa un fracasso indescrivibile, una lastra di acciaio che schianta contro il marmo, altre volte non fa nessun rumore e solo Tu sai che da quel momento tutto cambia. E a volte é necessario pure dissimulare, e dire che va tutto bene. Quando passa quella fase ti senti come un campione, uno di quelli che se ne stanno quieti quieti sul ring per due riprese e poi -PAM- si scatenano e come un lampo trafiggono l’avversario in un attimo di incalcolata distrazione. Colgono il momento e sanno incassare, pazienti, sanno sopportare le botte e stare calmi quando arrivano, sanno che un colpo ricevuto é duro e fa male, ma é alla fine che si vede la stoffa. Quello che scende in piedi dal ring voglio essere io – solo questo c’é da pensare.

E al momento buono schivare il colpo, flettere elasticamente il busto e -TAM- colpire con un montante dritto al fegato. KO.



Love comes tumbling – U2



‘notte

 

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