On settembre 12, 2009, in Senza categoria, by prepapero

No, Yes.



Sai che inizia una possibile giornata "No" quando, dopo un buon risveglio rimembrando stralci di sogni calcistici (io che giocavo con Pirlo in allenamento e ci passavamo dei palloni perfetti) in un’ora si avvicendano i seguenti fatti: litighi con la ragazza che aveva dormito con te e le dici pure di andarsene, accendi il boiler per poter fare una doccia e nel giro di due minuti il boiler emette un fischio, uno schioppo e salta la luce.
Sbuffata di fumo dal bagno che invade la casa.

Ovviamente gia’ qualche giorno fa il boiler aveva dato dei segni di preavviso: alla fine della doccia avevo sentito puzza di bruciato e l’avevo spento. Avevo anche chiamato la signora indiana che si occupa di affittare la casa e -visto che quel giorno sarebbe venuta con l’elettricista per altri motivi- le avevo detto di controllare il boiler. Altrettanto ovviamente la sera l’ho richiamata per chiederle come andava il boiler e lei mi rispose
- Perfettamente, no problem.

Come volevasi dimostrare.
Visto che i collegamenti elettrici in India sono fatti contro ogni legge fisica, di sicurezza elettrica ma anche di comune buon senso mi immagino che dentro al portacavi in plastica ci sia un Van Gogh di cavi, scotch isolante e non, fili intrecciati e sputazza per incollare il tutto. Come dire, farci passare 220V da li’ e’ tutta una scommessa.

Anyway succede che dopo aver riavvisato la suddetta signora del disastro esco di casa per fare colazione.

Vado in un internet point per stampare un documento e cerco di pagare con una banconota da 500 rupie ( 9 euro), impossibile. L’amabile signorina del negozio non ha resto. E qui inizia la processione.

Vado all’hotel Yogi Tree li’ accanto, che fa pagare la stanza singola 1200 rupie a notte e mi dicono che -ahime’- neanche loro hanno resto, il che ha dell’incredibile ma dell’abitudinario. Giro per i negozi finche’ non mi decido a comprare qualcosa, del pane in questo caso, pago con le 500 rupie e nessuno batte ciglio, hanno il resto.

Tornando all’internet point per pagare trovo i dromedari che portano a spasso nei weekend, ornati di campanelli e drappi colorati per attirare gli sguardi distratti dei turisti, dei passanti.

Passeggiando verso casa incontro il commerciante di pietre preziose che mi saluta con una mano sul cuore, coperto dalla tunica bianca e col cappellino musulmano che da due passi mi chiede
- How are you? (Come stai?)

Piu’ avanti incrocio lo sguardo con il solito ricksaw driver che anche lui mi saluta e mi chiede se voglio un passaggio con un bello sguardo e un sorriso genuino.

E allora passa un po’ la nuvoletta nera che avevo sopra la capoccia; compro della frutta e della verdura, un ciuffo di basilico (!!!) per poche rupie e torno a casa.
Seduto sulla poltrona prendo a scrivervi le mie vicissitudini.

E’ sabato, e’ un sabato che ho ancora intenzione di godermi :)

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