On maggio 18, 2009, in Senza categoria, by prepapero

Camminando Scalzo


La mattina presto, ore prestellari per alzarsi, un letto che non e’ mai disfatto perche’ non e’ mai stato fatto.
Tanto caldo, tanti cani randagi per la strada che decidono di farmi le feste, zanzare ormai stonate, una giornata veramente lunga davanti e nessun verbo per condire questo lungo lungo periodo.

Mangio dormo mi muovo penso e medito, cammino scalzo perche’ stamattina i miei amati infradito hanno deciso di rompersi irrimediabilmente e ho seguito l’usanza indiana: li ho lasciati nell’esatto posto dove si sono rotti. Tanto di cestini non ce n’e’ in un raggio di cento kilometri e poi nessuno ci bada.

Lo stesso concetto di cestino e’ estraneo all’indiano medio.
Perche’ mai buttare il rifiuto in un bidone quando c’e’ cosi’ tanto spazio attorno a te dove lasciarlo? L’India e’ cosi grande dopotutto…

Domande sul futuro prossimo con tante, tante risposte tutte uguali, tutte diverse eppure simili. Nessuna scelta precisa, per ora. Ogni giorno in questo posto imparo qualcosa di diverso e imparo a conoscermi, poco a poco, alzando lievemente una coperta sotto la quale stavo (sto?) dormendo.

La luce si fa largo e allaga la stanza, un momento importante.
Conversazioni nude all’ombra di una povera finestra sempre aperta.

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2 Responses to “”

  1. FarfalleUragani scrive:

    Da piccola appena potevo toglievo le scarpe, babbo mi chiamava principessa scalza. C’ è stato un periodo della mia vita in cui le ho tolte di nuovo..periodo troppo breve . Mi piace la foto , molto. Midnight

  2. dahype scrive:

    c’e’ sempre tempo per una seconda infanzia cosciente.

    La foto -ahime’ – non e’ mia come non sono miei i piedoni. I miei sono piu’ affusolati :)

    Un abbraccio,

    S

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