On giugno 26, 2008, in Senza categoria, by prepapero

Succo d’Africa


Parto, parto dopo, subito, subitissimo, no, piú in lá.
Ora? No, fra qualche giorno ancora e "prenditi una settimana di ferie, ti servirá".

Oggi riflettevo sul fatto che lavorando otto ore al giorno sorge la paura – forse giustificata- di essere annientati, stritolati, di non avere piú tempo per sè, per dichiarare a se stessi: "faccio ció che voglio".

Ogni giorno sulla stessa sedia, con le stesse pause caffè, la stessa tavola calda.
La vita si tramuta in una mantra. E con questa trasmutazione "a rythm is created", si crea un ritmo. E ti assopisci, proprio come recitando un mantra. "Chanting a mantra is auto-hypnotizing", é auto-ipnotico. La gente s’addorme. Per fortuna non tutti, non sempre.

Finalmente è arrivato il caldo afoso pieno e grande. Sudo ed é una bella sensazione.

Oggi ancora abbracci gratis in centro, fra Piazza del Popolo, piazza di Spagna e fontana di Trevi.

Non c’è piú una terra promessa, non c’è piu Zion e Babylon. Ogni realtá contiene la propria negazione.

Pace
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3 Responses to “”

  1. sistren scrive:

    Le otto ore ti permettono molto se vivi vicino a dove lavori, molto meno se per fare quelle otto te ne occorrono altre due..

    Per la prima volta sono andata ad abitare via da casa dei miei, finalmente posso permettermi di pagarmi anche un affitto senza chiedere nulla a loro..

    ..e senza quelle due ore di viaggio per recarmi al lavoro mi sembra di rinascere.

  2. dahype scrive:

    effettivamente quello che dici è vero. Ora che sto qui in Egitto, sebbene lavori 10 ore al giorno ho più tempo libero per me perchè fondamentalmente non devi cucinare, lavarti i vestiti, pulire la casa ecc ecc :)

    Non rimpiango i tragitti sui bus romani!

    ciaz

  3. sistren scrive:

    mh.

    io adesso mi lavo mi stiro e mi cucino.

    Ma vado a lavorare in bici..vuoi mettere :) )

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