On marzo 11, 2008, in Senza categoria, by prepapero

Sonnolenza



Torno a casa con un ricordo scordato, tanti giorni bianchi passati a guardare il vento.
C’era neve e un silenzio che non si immagina.

Passi passi e sguardi bassi, la notte a contare le stelle nel freddo della sera.
Poi succede che finisce il silenzio e il tempo reclama i suoi diritti, un grande tacchino su un treno.
A Bologna stavo su una panchina con il mio grande zaino ad aspettare il risveglio pomeridiano.
Mi si avvicina una vecchina trascurata e delirante

- e queste? queste cosa sono?
- sono le mie ciabatte
- …

Se tutto questo fosse un libro probabilmente l’avrebbe scritto Lovecraft, come un sogno che tutto avviluppa e storpia, tutto smussa e addorme…

Perchè si va a capo in poesia?
Cos’è un enjambment?
Ehh…

La società
senza felicità
non è adatta per me
che sono l’azzeccagarbugli
il depresso, l’intrigante

Fragil Vida – Maledetto Amor

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