ecstatic
Dopo un finesettimana di relax in un minuscolo bungalow immerso nella vegetazione esplosiva di Pai atterro in un internet point dove posso usare Itunes. Mi sto divorando ore di musica, di cui sono a digiuno da tempo ormai. Qui con le cuffie e’ uno sciorinare gruppi su gruppi e ascoltare il meglio di quello che offre questo Mac con la tastiera di ghisa.
Stamane, di buon ora, la colazione e’ servita in un piccolo ostello sulla riva del fiume marrone che scorre al lato della cittadina. Un the cinese bollente, un sandwich e appena a due passi la pioggia, le cime verdi con collane di nuvole spumose, i cani che abbaiano e, appena dopo il ponte di bambu’, una persona che zappa con un ritmo che ha un che di eterno.
Sorbisco il the dalla tazza scura, sapore amaro.
Oggi pomeriggio torno a Chiang Mai, con un autobus scassone lento lento che scarrozza anime pacchi e zaini fin giu’ in citta’ scivolando umido sul filo tagliente della montagna. Ai lati, un panorama mozzafiato di verdi distese, nuvole appollacchiate qua e la’ e venditori di banane a poco prezzo.
Sulla strada, il cartello di una locanda recitava "Food and Dring" 
Un cane giocherellone e inzuppato di fango oggi mi e’ saltato addosso in un impeto di felicita’ domenicale.
Pat pat bel cagnolone ora vado un po’ a lavarmi.
A Pai c’e’ cosi’ poco da vedere che ieri ho visto un film in un posto dove affittano delle salette divanate (e materassate) per vedere dei dvd in santa pace. Il film era "La venticinquesima ora", di Spike Lee.
Un film bello, denso, un film con una trama semplice che scava a fondo in alcune tematiche emozionali interessanti. Un film sincero.
Ciao Stè, quando passi dalle mie parti mi lasci sempre dentro un grande sorriso. Fra l’altro ti pensavo qualche tempo fa perché ho ritrovato le nostre foto e non so, leggendo di Melassa ho pensato sarebbe giusto restituirtele. Sensazioni e ricordi.
Un abbraccio forte.