Play I some music, this a reggae music
Ricordatemelo voi quando è ora di andare a dormire, please.
Chiudo la porta perché un’altra mattina livida non sporchi la dose di notte che mi sono portato a casa.
Per chi non lo sa, per chi non c’era o non c’è mai stato il 24 giugno è Sant Joan. Che si festeggia il sabato notte. Barcellona si trasforma: botti, bevute, balli, dj, dormite in spiaggia e donzelle seminude in acqua.
I raffinati affittano terrazze esclusivissime retroilluminate sul Tibidabo ma il grosso della popolazione si riversa sulle spiagge della cittá, occupandole come … come una specie di esodo immobile epicureo e sbadato. Piscio ovunque, musica minimal electro e gente gente a perdita d’occhio.
Qualcuno ci perde lo stomaco, altri gli occhi.
Io mi secco e cammino, ho retto tutta la notte e non è stato difficilissimo, mi è bastato trovare quel vecchio di Javi sul bagnasciuga e ce la siamo contata su con il suo amico croupier (giuro giuro che c’era davvero) guardando il mare.
Stanotte qui nel barrio una casa ha preso fuoco per colpa dei decerebrati che hanno fatto esplodere dei petardi in casa. Quanto… ma… resto senza parole figlioli miei.
Sai quando non accade niente per secoli e poi un giorno tuttduntratt’ si scatena il putiferio e in un solo pomeriggio di resaca totale rimetti in piedi delle infrastrutture fisiche utilissime e dimenticate?
(ma che bene gli voglio io a quell’omino lí?)
mi diceva giusto ieri sera un amico spagnolo..mammina lo ha chiamato per fargli gli uguri (si chiama juan..) domenica mattina prestissimo..
a me stamattina gatto mi ha svegliata alle 5.40..d’oh!!
ehehe
digli “felicidades!” da parte mia… io mi sono svegliato molto piú tardi… e con un faccino…