On febbraio 15, 2007, in Senza categoria, by prepapero
Dichiarazioni

All’uscita dello spogliatoio del Centro di Realtá Virtuale abbiamo avuto la fortuna di trovare il Sig. Dahype che usciva con i capelli ancora bagnati.

Il Papero - Buonasera sig. Dahype, le voci si rincorrono su di lei ultimamente…
Dahype - Salve, su cosa esattamente?

I - Sul fatto che la gente non capisce una cippa di quello che Lei scrive, con rispetto parlando.
D - Capisco… sí, guardi, anche io ho letto sui vari giornali e sulle testate che sia qui in Spagna, sia in Italia i commenti e le proteste dei lettori, ma ho letto anche tante cose belle per cui colgo l’occasione per ringraziare chi mi ha capito.

I - Resta il fatto che il suo blog é piú ermetico di un Tupperware  e i lettori piú silenziosi di un ladro di notte.
D - Lo so, che vuole che faccia? Non posso mica mettermi qui … a svendermi. "Se un giorno scrivessi di stelle e d’amore uccidetemi" diceva Qualcuno.

I - Vorrebbe dare delle indicazioni ai suoi lettori per capire al meglio le sue opere?
D - Questa domanda giunge a pennello. Io consiglierei a chi non l’avesse ancora fatto di leggere, ai fini della comprensione de Il Papero, Bukowski, Burroughs, Henry Miller, Baricco e De Carlo. Per iniziare, cosí, in scioltezza. Naturalmente poi i miei punti di riferimento sono anche altri… e si sono accumulati nel tempo.

I - Ci dica, attualmente in ambito culturale cosa sta facendo?
D – (si accarezza le sopracciglia) Guardi… io sto portando avanti un programma radio modesto in una radio universitaria altrettanto modesta… si chiama Marrakech Express e va in onda ogni Giovedí alle 22. L’indirizzo è art.upc.edu , si parla in spagnolo ma la musica la si capisce uguale.

I - Vero. Eppure un tipo come Lei… non preferirebbe altre forme d’espressione?
D – Le cercheró al momento opportuno, al momento questo è quello che mi va di fare.

I - Sta lavorando a un libro attualmente?
D - Il libro è un passo a cui ho pensato varie volte, alcune volte mi ci sono pure avvicinato peró senza mai riuscire a concluderlo. Quello a cui sto lavorando è una raccolta. Sí. Una raccolta che avrá un titolo che decisi nei giorni in cui studiavo per la Maturitá. Se ancora me lo ricordo un perché ci sará.

I – Ce lo vuole anticipare?
D - Non ora, pazientate…

I - Grazie mille per la sua gentilissima attenzione
D - Grazie a voi e ancora un saluto a tutti quelli che mi leggono (saluta con la mano)

 

5 Responses to “”

  1. sistren scrive:

    saluto con la mano a te.

    il sorriso ai piedi della scala di miller il preferito tra tantissimi.

    e adesso vediamo se riesco finalmente ad ascoltarti per radio stè :)

    (pss..domani è la giornata del risparmio energetico eh.)

  2. anonimo scrive:

    Baricco e De Carlo sono stati fondamentali anche per me. Soprattutto il primo, con quell’Oceano mare che mi ha tenuta stregata a sé per anni.

    Ora, però, non riesco più a leggerli. Nel senso che non li reggo più. Forse perché sono diventata più esigente, o perché i miei gusti sono cambiati. Non so se per te è lo stesso.

    Però carina l’intervista :)

    E in bocca al lupo per la raccolta.

    Valentina.

  3. anonimo scrive:

    :) sono contento che abbiate gradito l’intervista, a me ha fatto ridere abbastanza, in un momento di euforica allegria.

    per Valentina: io invece non li leggo perchè ogni volta che li riprendo in mano ri-sento tutte le sensazioni che ho legato a quei libri, in quegli anni in cui li leggevo.A volte riemergono parti del passato delicate, non è cosa da fare tutti i giorni. Peró quando ho ripreso in mano Due di Due sabato scorso… ehh… è stato un bello sfogliare e sfogliare e sfogliare ;)

    Stef

  4. morning76theft scrive:

    Baricco ok,ma De Carlo…eccheppallleeee…scusa piccolo sfogo non autorizzato…

  5. dahype scrive:

    sapevo che citare i nomi di alcuni scrittori avrebbe suscitato commenti… e non è la prima volta che sento che De Carlo non è un granchè.Peró a me piace, oh :)

    S.

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