On dicembre 25, 2006, in Senza categoria, by prepapero

Giornale Radio


Sono stato a Londra e c’era la nebbia fitta,
c’erano i taxi neri, le cabine erano rosse, il big ben maestoso e silente bucava il nero
immenso della città
il Tamigi e il ponte di Blackfriars.

C’erano i turisti e le bettole di Soho, i negozi di Victoria’s Embankment, i caroselli di macchine e i terrificanti ingorghi che da Picadilly Circus sboccano nei sobborghi, sboccano a Angel, a Hackney, la gente multicolor sui bus. A Londra vien voglia di tagliarsi i capelli e di ricominciare una nuova vita, vien voglia di non assomigliarsi perchè tutto è possibile, o pelomeno lo sembra.

Dormire in un grande letto non mio, in una casa completamente vuota e silente, così lontana dal caos di Barcellona, così English, guardarmi un film in tv e addormentarmi dopo un giorno passato a rimirare Buckingham Palace e a pensare quanto poco di mi ricordavo dell’ultima volta che lo vidi, nel 1999.

Era estate ed avevo 18 anni, ero con Chico e con altri amici, era estate ed eravamo tutti elettrici e capelloni (più di ora) e più ribelli e molto più punk e leggeri ma profondamente eravamo gli stessi, come lo siamo ancora adesso. Eravamo un po’ sconosciuti a noi stessi, così simili.

Londra e pochi pensieri, fa freddissimo e non è mai stata così Londra quando c’era la nebbia e in quel pub sulla collina, pinta dopo pinta, s’è fatto sera e io camminavo buffo e ridevo da solo.
Gente che prende e se ne va in Kenya, altri che li vedi in faccia che sono appena arrivati per restarci a Londra. Ti accoglie un giovanotto con il suo pittoresco accento jamaicano alla stazione di London Bridge
- good afternoon, sir

e io sorrido, erano secoli che nessuno mi chiamava sir

Come diceva la regina madre (God Bless Her)
Never complain
Never explain

 

1 Response » to “”

  1. anonimo scrive:

    Quanta malinconia e nostalgia mi ha fatto tornare questo post! Continuo a pensare che sia un po’ una magia quella città, perché io quando ci ho vissuto ho respirato una sensazione di libertà, di possibilità che davvero non aveva eguali…e tante persone me l’hanno confermato.

    Valentina.

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