On ottobre 21, 2009, in Senza categoria, by prepapero

 Puner City Blues


Ho scritto veramente molte volte sulle note di "Inner City Blues" dell’eterno Gaye Marvin. Sin dai giorni, a Roma, quando ancora la canticchiavo piu’ per il ritmo, senza soffermarmi sulle parole.

Ora e’ appena passato Diwali (o Deepavali), la festivita’ indiana pari al nostro SS Natale. Le case sono ancora illuminate da lucine colorate, gli alberi addobbati con altrettante lucine e la notte si sparano botti potentissimi e i fuochi d’artificio colorano il cielo.

Tutto mi fa molto strano quando di giorno ci sono trenta gradi fissi e io passeggio in pantaloncini e maglietta, con tutto rispetto al calendario. Diwali e’ una festivita’ interreligiosa, la celebrano tutte le religioni praticate in India: Hindu, Musulmani, Janinisti e Buddhisti, ognuno di loro dandole un significato diverso e in queste occasioni, al pari della tradizione italiana, ci si abbuffa come vacche sacre e ci si scambiano regali. Diwali e’ la festa delle luci e in ogni angolo, in ogni negozietto c’e’ una candela accesa a ricordarmelo.

Tradizione vuole che per questa festa si preparino dei dolci particolari, tutti ipercalorici e dolcissimi. L’altra mattina facendo colazione al ristorante di cui vi ho parlato qualche settimana fa, ne ho provato uno, era una palletta giallina grande come una pallina da golf. Consistenza: solida. All’interno era molto densa e appena messa in bocca ha assorbito in un sol colpo tutta la mia saliva, unendo la lingua col palato in pieno stile Bostik. Cio’ nonostante il sapore non era male, anche se un po’ piatto. Niente a che vedere con le prelibatezze esposte in ogni pasticceria italiana… ah! Il cannoncino!
Come spopolerebbe il cannoncino qui!

Nel frattempo da informatori italici ho scoperto che (forse) c’e’ un negozio che importa il mascarpone dall’Italia… ma questa e’ un’altra storia

Happy Diwali a tutti

 

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